Dalla Malga Magnolta al Rifugio CAI Valtellina il sentiero numero 341 è stato denominato Sentiero tematico “Il legno è vita” e lungo il suo percorso sono state posizionate diverse bacheche con pannelli descrittivi che illustrano l’importanza del legno e tantissime curiosità sulle sue funzioni. Inaugurato nell’agosto del 2004, il sentiero, nel 2016, è stato adottato dai bambini della scuola primaria di Aprica per il progetto “la scuola adotta un monumento”.
L’imbocco del sentiero si trova in Pian di Gembro, di fronte all’agriturismo La Quercia Antica. È un tracciato storico-militare risalente alla Prima Guerra Mondiale, facilmente percorribile, ben documentato da una serie di pannelli esplicativi. Faceva parte della Linea Cadorna per la difesa dei confini nazionali, nell’eventualità di un attacco degli austriaci.
Aprica affonda le proprie radici nella tradizione contadina tipicamente alpina. Visitandola, ci si può stupire di non trovare un centro storico: sono 6, infatti, le contrade in cui nacque il paese e in alcune delle quali si può ancora respirare un’aria di passato, non così lontano, complici anche i murales, ad esempio a S. Maria.
Birra
Formaggi
Miele
La Valtellina vanta una secolare tradizione casearia che ha conservato fino ad oggi la tipicità e la genuinità dei suoi formaggi, tra i quali Bitto e DOP e Valtellina Casera DOP vantano il marchio europeo che garantisce la denominazione di origine protetta. Il Bitto ha origini risalenti ai Celti e viene prodotto nelle malghe in quota esclusivamente nei mesi estivi e la sua stagionatura va dai 70 giorni ma può raggiungere anche i 10 anni.
Tra i prodotti IGP della Valtellina, la Bresaola della Valtellina IGP è tra i più conosciuti. Le prime testimonianze che parlano di bresaola, o brisaola, risalgono al XV secolo ma l’origine è senza dubbio precedente. La produzione ha conservato a lungo un carattere familiare ma nel XIX secolo la lavorazione artigianale viene incrementata e già si parla di esportazione nella vicina Svizzera.
Quando si dice Valtellina il pensiero va ai pizzoccheri, piatto principe della cucina locale. La sua storia, e quella della coltivazione del grano saraceno, molto diffusa in valle, specialmente a Teglio, si perdono nel tempo. La “farina nera” ha condizionato le abitudini alimentari del territorio, per il suo impiego, oltre che nei pizzoccheri, anche in altri piatti tipici della Valtellina come gli sciatt, la polenta taragna e chisciöi.
La coltivazione delle mele in Valtellina risale al Medioevo, ma è solo dal secolo scorso che l’estensione è quella attuale, lungo il fondovalle e fino ai 900 metri, da Sondrio alla zona di Tirano. Il terreno, l’esposizione al sole, le Alpi circostanti e la vicinanza con in lago di Como fanno delle mele di Valtellina frutti di alta qualità, dal sapore intenso, con polpa compatta, che si distinguono per la maggior colorazione e ben si prestano alla conservazione.
Aprica offre agli appassionati di MTB un territorio ricco di sentieri, strade bianche, strade militari che attraversano malghe ed alpeggi e uniscono ristori e rifugi in quota, consentendo escursioni in bicicletta con punti attrezzati per la sosta. Tracciati per famiglie o più tecnici per bikers esperti, ideali anche per cimentarsi con le più comode e-bike.
Il sentiero Valtellina si snoda per circa 115 chilometri lungo il fiume Adda, dal Lago di Como fino a Bormio, passando per i centri principali della Valtellina come Morbegno, Sondrio, Tirano, Grosio. E’ un percorso per ciclisti perfetto, immerso nel verde del fondovalle. Tra borghi storici e paesaggi naturali, in prossimità di uno dei fiumi più lunghi d’Italia.