Uno dei modi più belli e relativamente semplici, per raggiungere il Passo del Mortirolo è quello di salire da Aprica passando da Trivigno. Si tratta di un percorso non battuto dal Giro d'Italia maschile, ma svelato, in alcune sue parti, da quello femminile. Un tracciato di 27,8 km comunque ricco di salite, intervallate da tratti pianeggianti, con discese e piacevoli tratti in falsopiano. L'ideale per chi ama godersi la natura.
Un altro passo mitico della Valtellina è sicuramente il Mortirolo che, nonostante raggiunga "solo" 1852 m, presenta dei tratti dove la pendenza raggiunge addirittura il 23%! La salita, rese celebre anche grazie al grande Marco Pantani, può essere affrontata:
Una tra le salite più ambite dai ciclisti, resa leggendaria dal Giro d'Italia, è sicuramente il Passo dello Stelvio che, con i suoi 2.758 m, è anche il più alto valico automobilistico italiano. Una spettacolare serie di tornanti (40 sul versante lombardo, 48 su quello altoatesino) collegano la Valtellina con l'Alto-Adige. Poco sotto al passo, nel versante valtellinese, la strada incrocia il Passo dell'Umbrail che porta in Engadina (Svizzera).
Immerso nel Parco Nazionale dello Stelvio, il Gavia è uno dei passi alpini più alti d'Europa con i suoi 2652 m e collega la Valtellina con Ponte di Legno, in provincia di Brescia. Come lo Stelvio e il Mortirolo, anche il Gavia è uno dei passi resi celebri dal Giro d'Italia.
Il sentiero Valtellina si snoda per circa 115 chilometri lungo il fiume Adda, dal Lago di Como fino a Bormio, passando per i centri principali della Valtellina come Morbegno, Sondrio, Tirano, Grosio. E’ un percorso per ciclisti perfetto, immerso nel verde del fondovalle. Tra borghi storici e paesaggi naturali, in prossimità di uno dei fiumi più lunghi d’Italia.
Nella valle dell’Adda nascono eccellenze agroalimentari che negli anni hanno ottenuto il riconoscimento di prodotti DOP e IGP della Valtellina e sono tutelati dai marchi europei di origine.
Le ciaspole sono un modo semplice, divertente e rilassante per muoversi nella natura in inverno. Con le ciaspole possiamo esplorare boschi e sentieri innevati e, con un pizzico di fortuna, possiamo avvistare gli animali selvatici che trascorrono l’inverno in questi ambienti.
Aprica si trova al centro di una serie di valli, riserve o semplicemente aree naturalistiche e paesaggistiche di impareggiabile bellezza. Quale “porta orientale”, Aprica si trova all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi, che accoglie alcune delle valli più belle della Provincia: Val Belviso, Caronella e Bondone. La torbiera della Riserva di Pian di Gembro è un tesoro dal punto di vista naturalistico, per le specie animali e vegetali che la abitano, e poco oltre ci si può immergere, in Trivigno, nella quiete di un luogo che mette pienamente in contatto con la natura.
Lo sci di fondo è impegnativo ma offre grande soddisfazione agli sportivi e agli appassionati garantendo un contatto diretto con la natura. Scivolando sulla neve lungo le tracce, per chi ama la tecnica classica, o pattinando, per chi predilige la tecnica libera, potrete avvicinarvi in silenzio e tranquillità all’ambiente alpino e ovattato di Aprica e le sue località di Pian di Gembro e Trivigno, all’interno del magico scenario delle Alpi valtellinesi.