Escursione con la guida - Zapei d'Abriga

3 Agosto 2024
9:00

Itinerario a piedi nella “Media Valtellina” fra i paesi di Aprica e Tresenda, sullo storico sentiero del Passo dell’Aprica.
Di tutti i valichi che mettono in comunicazione la Valtellina con la Valle Camonica, il Passo dell’Aprica è quello che si trova alla quota inferiore, ma, è anche il più defilato; tra questi valichi: Guspessa, Piatolta, (… antico nome di un passo posto nella zona della Riserva Naturale del “Pian di Gembro”) e Foppa/Mortirolo, lungo i quali, soprattutto nella direzione dei collegamenti fra Edolo e Tirano, specie tra il XV secolo e la seconda metà del XVI, vi si indirizzavano gran parte dei traffici commerciali, questi ultimi, animati dai buoni rapporti intercorrenti fra la Repubblica di Venezia e lo Stato delle Tre Leghe Grigie, il cui confine passava giusto sulla lunga cresta montuosa che divide le due vallate.
Oggi, il Passo dell’Aprica è un valico percorso da una strada di grande comunicazione, (S.S. 39), tanto da aver relegato un po’ nel dimenticatoio gli altri e attraverso questa escursione, ci proponiamo di percorrere un tratto della vecchia mulattiera, detta “degli Zappelli”, proprio perché venne scavata a gradini - gli “Zapèi” - nella viva roccia; percorreremo l’itinerario in salita, dopo aver raggiunto la località di Motta, (550 m s.l.m. - Partenza Itinerario) per fare ritorno ad Aprica lungo il tracciato dello storico sentiero, dove termineremo l’itinerario, camminando lungo le odierne vie del paese, ma che un tempo, erano le sedi degli antichi collegamenti tra le numerose contrade.
Nonostante la grande quantità di edifici, in Aprica era presente un ambiente rurale prezioso, diviso fra distese umide e prative dove pascolavano le mandrie, sull’altopiano, era un alternarsi di ampie radure ed aree pascolive.
L’itinerario si svilupperà dalla località di Motta, partendo nei pressi della chiesa percorrendo una prima fascia arborea “dedicata” ai meleti, un vanto della produzione agricola valtellinese, per continuare su tratti di selciato originale inserito in un bosco, composto prevalentemente da castagneto in cui troviamo “isole” di betulla e larice per raggiungere la Baita Pigolone, tra le fronde degli alberi si aprono delle interessanti visuali sulla Valtellina, possiamo intravedere anche il ripiano morenico dove sorge il paese di Teglio, mentre sul versante orobico i fitti boschi fanno da contrasto con il versante retico, intessuto dai vigneti.
Proseguendo, ci apprestiamo ad affrontare una parte del percorso molto suggestiva, il tracciato è stato tagliato nella roccia fino a formare una sede viabile di circa 2 metri; soprattutto laddove disegna quattro tornanti sorretti da muri in pietra … durante il cammino nel bosco non dimentichiamo di ascoltarne i rumori e … con un po’ di fortuna, potremo osservare il volo del Biancone, (Circaetus gallicus) un rapace che “spinge” il suo areale di caccia, dall’Alto Garda sino ai confini orientali delle Orobie Valtellinesi.
Risalendo i versanti della Valle di Belviso si raggiungeranno le località di Liscedo e Liscidini per poi arrivare nella frazione di Madonna ad un passo dall’abitato di Aprica, attraversando questi luoghi, vivremo il forte contrasto tra i nuovi edifici e le tradizionali costruzioni rurali che ne punteggiavano i versanti; qui, il tempo pare si sia fermato e a misurarlo, ci aiutano degli affreschi murali, riconducibili alle attività tradizionali della montagna, ai traffici e ai rituali d’un tempo.
Siamo giunti al termine dell’itinerario, “attraversiamo” il paese lungo una via secondaria … corrispondente al tracciato della strada più antica.

Dislivello +/- 650 metri

Difficoltà: E (escursionistico)

Ritrovo: Infopoint Aprica ore 9:00

Tempi di percorrenza stimati escluse soste: 3.30 ore circa

Orario indicativo di fine evento ore 17:00

 

Per tutte le informazioni e l'iscrizione contattare:

Accompagnatore di media Montagna Daccomi Giuseppe Sante

info@giuseppedaccomi.it

Tel. 342 9491096