Escursione con la guida - Val Brandet

22 Agosto 2024
8:30

La Riserva Naturale delle “Valli di Sant’Antonio” si trova nei pressi di Aprica e venne istituita nel 1983, il suo perimetro, sito nel comune di Corteno Golgi, è formata da una coppia di vallate principali, la Valle di Campovecchio e la Val Brandet, che presentando un più vasto bacino, annovera anche altre valli tributarie, (Valle di Picòl - Valle del Torsolazzo - Valle di Sonno) esse, fanno parte della porzione più orientale della catena alpina delle Alpi Orobie ed accolgono delle interessanti e preziose testimonianze, un felice connubio tra ambiente naturale e antropico.
Visiteremo la Val Brandet partendo dagli antichi alpeggi di fondovalle, inseriti come gemme nei vasti boschi che rivestono i versanti del solco principale e delle vallate tributarie, andando in escursione tra questi luoghi, potremo scorgere i numerosi animali selvatici presenti, in particolare: cervi, caprioli e camosci … una buona rete di sentieri e mulattiere si estende nel “cuore” della valle, sono i percorsi dei contadini e dei boscaioli, come le misteriose rotte seguite dai contrabbandieri oppure i segreti itineranti dei “Partigiani delle Fiamme Verdi” che in Val Brandet avevano una base operativa … ma, sono anche le antiche piste dei carbonai e dei minatori che per secoli hanno percorso questa vallata, calandosi tra le viscere della montagna, seguendo le vene ferrose nel loro “capriccioso” percorso, infine, proprio qui, in Val Brandet è custodito il più grande lago naturale del bresciano, il Lago di Picòl.
Dal borgo di Sant’Antonio, addentrandoci tra le antiche case e passando accanto alla chiesa di Sant’Antonio Abate, imbocchiamo la stradina in acciottolato che risale un primo gradino della valle, si superano le indicazioni per la vicina Valle di Campovecchio, l’altro prezioso gioiello della “Riserva Naturale” … e ci accorgiamo che qui, in Val Brandet, i prati da sfalcio si susseguono tra le cupe abetaie e sono punteggiati da numerose baite, capolavori di semplicità rurale dalle peculiari soluzioni architettoniche che impreziosiscono questo tratto.
Attraverso il nostro percorso raggiungeremo le località di Medola e Francesconi, dove deviando dal fondovalle, risaliamo i pendii del Sasso di Voltur e del Monte Forcella per imboccare un sentiero in saliscendi che transita alto sul tratto mediano della valle, permettendoci di ammirare il fondovalle e la corona di vette che ci circonda, nei pressi del bivio per la Malga Barbione, prendiamo la “Via di Discesa” … un primo tratto ci riporterà al fondovalle nei pressi del “Ponte del Gallina” dove riprendiamo la gradevole salita transitando dal “Plaz de la Cruz” per “prepararci” ad affrontare un percorso ad anello attorno ai pascoli di Malga Casazza, alla confluenza tra la Valle di Picòl e la Valle del Torsolazzo, il panorama circostante è quanto di più coinvolgente ed invoglia a proseguire verso le quote superiori, “richiamati” dalle visuali sulle cime dei monti da Ovest ad Est: Forame, Agna, Sessa, Borga, Castel di Piccolo, Torsoleto, Zinglo Bernù e i “Paloni” … di Torsolazzo, Sopressà e Bondone alle cui pendici luccicano i numerosi laghetti nascosti dalle pieghe montuose di questa splendida vallata.
Dopo aver quasi completato il percorso, si rientra su Malga Casazza, dove potremmo assistere alle attività legate alla lavorazione del latte, dopodiché, lungo la carrareccia di fondovalle faremo ritorno al “Plaz de la Cruz” ed al “Ponte del Gallina” per proseguire al Rif. Brandet, dove potremmo anche godere di specialità culinarie camune … ma l’escursione non è terminata … qui nei dintorni, avremo la possibilità di visitare il vicino “Forno Fusorio”, testimonianza della lavorazione del minerale che veniva estratto in questa valle: il talco, nei pressi troviamo anche una piccola chiesetta rupestre, dedicata a San Giovanni Paolo II, così, dopo una meritata sosta, possiamo ripartire, percorrendo la carrareccia acciottolata del fondovalle, che, superando le deviazioni del sentiero per il Passo del Forame e la pista forestale per la Valle di Campovecchio, ci “riaccompagnerà” al borgo di Sant’Antonio.

Dislivello +/- 750 metri

Difficoltà: E (escursionistico)

Ritrovo: Infopoint Aprica ore 8:30

Tempi di percorrenza stimati escluse soste: 5.30 ore circa

Orario indicativo di fine evento ore 17:00

 

Per tutte le informazioni e l'iscrizione contattare:

Accompagnatore di media Montagna Daccomi Giuseppe Sante

info@giuseppedaccomi.it

Tel. 342 9491096