Giro turistico di Aprica
Una semplice passeggiata per conoscere Aprica.
Si parte dall’Infopoint di Aprica, dove si può visitare il Museo dello sci e della Montagna - “Scarpù Uècc”, una interessantissima esposizione di sci e attrezzatura che da fine ‘800 arriva ai giorni nostri. All’interno del museo è conservato in una teca in legno realizzata dallo scultore Andrea Fanchi l'Alpenstock di Papa Wojtyla donato da Lino Zani al curatore della mostra Elio Negri.
Da non dimenticare la visita alla Galleria delle Emozioni nella Natura, uno spazio dedicato all'ambiente alpino, alle tradizioni della montagna e agli ecosistemi che circondano Aprica; pensata dal direttore dell'Osservatorio Eco-Faunistico Alpino Bernardo Pedroni per esploratori di tutte le età che vogliono scoprire tante curiosità sulla natura.
Si percorre corso Roma fino a raggiungere la piazza del municipio, dedicata allo scultore Mario Negri. A lato della porta di ingresso del municipio è possibile osservare la sua scultura Il Sole-Gruppo di famiglia.
Raggiunto il Residence Stella Alpina e superato l’edificio si gira a destra e si sale per una strada sterrata che ci porta in località “castelli” dove è stata predisposta una palestra naturale di arrampicata adatta a chi vuole cominciare ad avvicinarsi a questo sport.
La strada continua e si raggiunge la contrada Dosso, la più alta di Aprica, dove si possono apprezzare i murales realizzati dall’artista Alcide Pancot dedicati alla flora delle alpi. Superata la fontana, punto centrale della contrada, si prosegue su via Panoramica dove è possibile osservare dall’alto buona parte del paese e si raggiungono la Chiesa dei SS Pietro e Paolo e il Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice. La chiesa sorta XIII secolo propone, nonostante rifacimenti e ampliamenti subiti nel corso dei secoli, la struttura a tre navate separate da colonne e al suo interno si possono ammirare due preziose tele incastonate in ancone lignee. Accanto all’antica chiesa sorge l’oratorio della confraternita del Santissimo Sacramento dove è possibile osservare una statua dedicata alla Madonna del S. Rosario di Pompei.
Il santuario dedicato a Maria Ausiliatrice, realizzato su progetto dell’ing. Damiano Cattaneo e dell’arch. Piero Boccone è stato consacrato nel 1999 dal vescovo mons. Alessandro Maggiolini e al suo interno possiamo trovare due interessanti opere: un imponente crocifisso posto sopra l’altare realizzato da Giuliano Collina e collocata sulla parete di destra del santuario un’immagine rappresentante la Madonna dei Salesiani sempre dello stesso artista. Il grande organo è stato costruito dalla ditta tedesca Sattel nel 1955 ed era collocato nella chiesa parrocchiale di Schifferstadt presso Spira (Germania). Nel 1998, per lasciar posto ad un nuovo strumento a trasmissione meccanica, è stato smontato dalla ditta “Vleugels Orgelmanufacktur” di Hardheim, che ha provveduto alla revisione tecnica e alla sua collocazione in questa nuova chiesa di Aprica.
Si prosegue attraversando la strada statale e ci si immette su via Tonale entrando nella contrada di S. Pietro dove sorse attorno all’anno 1000 il primo xenodochio, ricovero per viandanti, da cui la contrada prende anche il nome di “Ospitale”. Una breve deviazione sulla sinistra in prossimità della prima fontana ci consente di osservare il cippo di confine che divideva anticamente la provincia di Sondrio da quella di Bergamo e non, come ora, da quella di Brescia.
Si percorre via Tonale e lungo la quale si possono notare, realizzati sui muri della contrada, i murales realizzati da Alcide Pancot dedicati alla fauna alpina.
Si continua su via Ospitale fino a raggiungere la località Lische dove ha inizio il “percorso vita”, un itinerario attrezzato per l’allenamento all’aperto con degli esercizi adatti a tutti. Questo percorso consente una vista panoramica su Aprica e ci porta scendendo sulla destra verso la partenza della funivia della Magnolta, la piscina comunale e il palazzetto dello sport.
Si sale sulla sinistra per via Magnolta e dopo aver superato il ponte sul torrente Aprica si scende per via Clef. Questa via ci porta verso la contrada di Santa Maria e ci permette di osservare dei bellissimi scorci sulla media-bassa Valtellina. Raggiungiamo la Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta ricordata dal vescovo Niguarda nel 1589 e sede di parrocchia dal 1907. Un fastoso portale barocco del 1778 ci porta all’interno della struttura a una sola navata dove si possono ammirare degli affreschi di Turildo Conconi.
Visitando la contrada si possono osservare i murales dedicati alla storia e alle tradizioni di Aprica realizzati da Alcide Pancot.
Superato il ponte ci si immette a destra su via Italia e dopo la salita che costeggia il torrente Aprica raggiungiamo il Mulino “dei Plaz” recentemente restaurato.
Continuiamo su via Italia fino a raggiungere la contrada Mavigna e superato l’incrocio con via Magnolta proseguiamo su via Europa dove arriviamo in piazza Palabione. Al centro della piazza troviamo il monumento dedicato ai caduti delle due guerre con opere bronzee dello scultore Livio Benetti.
Saliamo per via Adamello fino a raggiungere gli impianti della skiarea dei “Campetti” e dove durante l’estate viene allestito un campo pratica per il golf.
Deviamo sulla sinistra su via Stella Alpina fino a raggiungere il campo sportivo e proseguendo sulla sinistra la Piazza delle sei contrade, conclusione della passeggiata.
I nostri consigli
- usa sempre attrezzatura e un abbigliamento corretto
- valuta le condizioni fisiche tue e di chi cammina con te
- considera attentamente le condizioni del terreno
- osserva e previeni le variazioni del tempo
- considera le ore di luce e valuta il tempo di percorrenza
- l’entusiasmo non deve mai offuscare la necessaria prudenza