Dalla Malga Magnolta al Rifugio CAI Valtellina il sentiero numero 341 è stato denominato Sentiero tematico “Il legno è vita” e lungo il suo percorso sono state posizionate diverse bacheche con pannelli descrittivi che illustrano l’importanza del legno e tantissime curiosità sulle sue funzioni. Inaugurato nell’agosto del 2004, il sentiero, nel 2016, è stato adottato dai bambini della scuola primaria di Aprica per il progetto “la scuola adotta un monumento”.
Il sentiero è molto comodo e di facile percorribilità senza grandi dislivelli; nella parte centrale si possono ammirare dei bellissimi panorami sulle alpi Retiche. Partendo da Aprica si sale in quota utilizzando la funivia della Magnolta. Appena scesi dall’impianto di risalita troviamo di fronte a noi la partenza dell’itinerario. Il sentiero segue nel primo tratto la strada sterrata che passando per il laghetto dedicato alla pesca sportiva raggiunge l’agriturismo malga Magnolta.
Da questo punto il percorso si sposta a est e superando l’agriturismo troviamo le prime bacheche tematiche che illustrano le curiosità sul legno e sui suoi molteplici utilizzi. Continuiamo immettendoci sull’attraversamento “Gran via del Gallo” (durante l’inverno gli attraversamenti consentono di unire in quota il comprensorio della Magnolta con quello del Palabione) e tenendo sempre la destra cominciamo una facile salita percorrendo la pista da sci. In questo punto l’itinerario è molto panoramico e ci consente di osservare dei bellissimi panorami sulla Valtellina, sulle alpi Orobie, sulle Retiche e sulla riserva naturale di Pian di Gembro.
Superata la statua dedicata alla Madonna del Carmine raggiungiamo il bivio che si stacca dalla pista da sci e scende sulla sinistra. Il sentiero scende fino a raggiungere il rifugio CAI Valtellina.
- Lunghezza: 2,3km
- Dislivello: 90m
- Tempo di percorrenza: 1 ora
- Difficoltà: facile
I nostri consigli
- usa sempre attrezzatura e un abbigliamento corretto
- valuta le condizioni fisiche tue e di chi cammina con te
- considera attentamente le condizioni del terreno
- osserva e previeni le variazioni del tempo
- considera le ore di luce e valuta il tempo di percorrenza
- l’entusiasmo non deve mai offuscare la necessaria prudenza